Concorso imprenditore 4.0: abbiamo vinto il premio della giuria tecnica!

La camera di commercio di Milano ha selezionato il ns racconto per il premio imprenditore 4.0 riguardante l'influenza delle tecnologie sulle attività aziendali
E abbiamo vinto il premio assegnato dalla giuria tecnica!

"Egregio Sig. Piotto,

con piacere, siamo a comunicarLe che in data odierna si è riunita la Commissione tecnica di valutazione dei racconti partecipanti al Premio "Imprenditore 4.0", presieduta da Sergio Escobar, che ha decretato vincitore il racconto inviato dalla Sua azienda per la categoria "Miglior racconto votato dalla Giuria Tecnica".

Nel complimentarci con Lei e con il Suo staff per questo importante riconoscimento, siamo a invitarLa a prender parte alla cerimonia di premiazione che si terrà il prossimo 10 giugno alle ore 9.00 presso il Teatro alla Scala di Milano"

Ecco il ns racconto, buona lettura!

Tutto iniziò in una stalla, quasi cinquant’anni fa, quando mio papà Luciano decise di mettersi in proprio e dedicare tutta la sua vita alla torneria in lastra. Allora questa lavorazione veniva fatta esclusivamente a mano, richiedeva molta fatica fisica ed esperienza notevole. L’avvento delle moderne macchine a CNC su cui abbiamo investito costantemente negli ultimi anni e che ci hanno reso un punto di riferimento indiscusso nel settore, hanno semplificato e alleggerito parecchio il lavoro, senza nulla togliere all’artigianalità e al valore artistico della lavorazione.
Se tu vuoi capirmi fino in fondo guarda attraverso la mia mano, spesso nera, tatuata di tagli ed abrasioni.
Il mio pollice ha dato l’ok a mille progetti di ingegneri ed architetti, ha premuto innumerevoli volte il tasto d’avvio di controlli numerici e, nel tempo di pausa meritato, ha chiesto solo un po’ di zucchero dentro il caffè.
Con l’indice ho percorso le tastiere di computer con lo schermo sempre opaco d’olio e composto numeri di banche disponibili a investire in sogni e di clienti disposti a crederci.
Qualche volta ho alzato il medio, dopo avere superato tempeste più fredde e dure dell’acciaio. Poi l’ho ripiegato, per stringere il pugno e andare avanti.
L’anulare mi è servito a non dimenticare mai la mano di chi mi ha supportato fin dall’inizio dell’impresa, anche quando l’orario di lavoro ha eroso persino quell’ultimo frammento di argento lunare.
Il mignolo, così discreto in fondo alla fila, mi ha insegnato il valore delle piccole cose, dell’amore per il dettaglio, del sorriso che può sollevare la fatica di un collaboratore a fine giornata.
Perciò, se vuoi conoscere la storia della mia azienda, leggimi la mano: troverai le impronte del mio passato e la mia voglia di futuro.
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